“Come per gli incidenti sul lavoro, anche per gli incidenti stradali, purtroppo la Marca Trevigiana è maglia nera, con più di cinquanta vittime da inizio anno. Le vittime o i responsabili dei sinistri sono spesso giovanissimi. Le cause sono da ricondurre a gravi disattenzioni o all’effetto di alcol e droghe. È prioritario intervenire per ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza lungo le nostre strade. Bisogna certamente rafforzare la presenza delle Forze dell’Ordine, quantomeno nei punti più critici della viabilità provinciale, e intensificare i controlli specialmente la sera, quando, anche a causa della ridotta illuminazione, il livello di rischio aumenta. Va però posto rimedio, anche e soprattutto, con l’educazione e la prevenzione per una guida davvero responsabile e sicura.
Bene quindi gli incontri formativi organizzati dalla Provincia di Treviso, come quello che si è tenuto venerdì scorso con le classi dell’istituto Planck. C’è urgenza però di un salto di qualità, di una campagna di mobilitazione forte e capillare: diamo una mano tutti insieme, forze politiche e amministrazioni locali, a portare avanti la proposta dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime delle Strada perché finalmente si dia applicazione a quanto previsto dal Codice della Strada riguardo all’introduzione di percorsi obbligatori di Educazione Stradale in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Sin da piccoli è necessario che sia trasmessa la cultura della strada”.
Lo chiedono Giovanni Zorzi e Matteo Favero, rispettivamente Segretario del PD Provinciale di Treviso e il Responsabile infrastrutture provinciale e del forum regionale del PD, dopo i nuovi incidenti stradali occorsi nella Marca nelle ultime settimane.