Nei reparti di Psichiatria degli ospedali di Montebelluna e Castelfranco Veneto il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura non assicura più la sorveglianza medica notturna dirottando tutti gli accessi a Treviso. Dall’inizio del mese di agosto, poi, il Centro di Salute Mentale di Valdobbiadene è privo del medico psichiatra responsabile, che si è dimesso. Per stessa ammissione del direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi la situazione delle strutture di salute mentale è critica in tutto il territorio a causa delle difficoltà da parte dell’azienda sanitaria a reclutare psichiatri e psicologi.
E’ necessario, pertanto, che la Regione Veneto affronti il problema della fuga di personale sanitario dal pubblico e della desertificazione dei servizi decentrati che non assicura più alla popolazione trevigiana e veneta una rete di presa in carico diffusa. Questo, in sintesi, il contenuto dell’interrogazione depositata oggi dal consigliere regionale Pd Andrea Zanoni, sottoscritta anche dalla collega Anna Maria Bigon vice presidente della commissione Sanità della Regione Veneto.
“La piena operatività di una rete di servizi diffusi è condizione indispensabile per seguire al meglio i casi di malattia conclamati e realizzare la presa in carico precoce del disagio psichico prima che esso si trasformi in patologia complessa molto più difficile da curare” spiegano Zanoni e Bigon. “E’ pertanto incomprensibile come la Regione possa lasciare sguarnita la rete territoriale tanto più a fronte dell’esponenziale crescita di disturbi mentali registrata da dopo il Covid. Come testimoniato dal boom del “bonus psicologo” richiesto da 400 persone a livello nazionale di cui il 65% under 35, tali disturbi sono particolarmente diffusi tra i giovani tra cui si riscontrano sovente comportamenti autolesivi, disturbi alimentari e dipendenze”.
“La progressiva centralizzazione dei servizi per la salute mentale in corso nella provincia di Treviso e nell’ambito dell’intera Ulss 2 contrasta, tra l’altro con lo spirito e le finalità della riforma in corso della medicina di territorio che con la Case e gli Ospedali della Comunità intende affermare e realizzare il concetto di prossimità” specifica Zanoni. “E’ pertanto indispensabile – conclude il consigliere dem – che la giunta regionale affronti, a monte, le cause di carattere organizzativo che rendono il lavoro dei pochi medici psichiatri presenti nei reparti duro e insostenibile”.
L’interrogazione chiede pertanto quali siano, nel dettaglio, gli aggiornamenti sulle iniziative che la Giunta regionale sta mettendo in atto per risolvere l’annoso problema della carenza di medici e in particolare di psichiatri e psicologi nella nostra regione, e se intenda, nell’immediato, risolvere le situazioni del Centro di Salute Mentale di Valdobbiadene e dei reperti di psichiatria degli ospedali di Montebelluna e Castelfranco attraverso la celere assegnazione di un medico psichiatra responsabile in un caso, e il ripristino del servizio medico di guardia notturna nell’altro caso.