“La vicepresidente regionale Elisa De Berti dichiara che la nuova Via del Mare non sarà un’altra Pedemontana, ammettendo così, dopo anni, il flop della SPV e i costi altissimi che graveranno ancora una volta sui veneti. E ora Zaia vuole così tanto bene alla sua provincia che, dopo la Superstrada Pedemontana, regala ai trevigiani un’altra strada a pagamento”. A dirlo Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico trevigiano ed il responsabile Ambiente e Infrastrutture Pd Matteo Favero.
“Ribadiamo con forza – incalzano i due esponenti dem – la nostra contrarietà a trasformare una delle ultime strade gratuite ad alto scorrimento della Marca in un’altra strada a pedaggio. Mettere le mani nelle tasche di cittadini, famiglie e lavoratori, con il rischio poi di compromettere ancora i conti della Regione, non è la soluzione, anzi, crea solo problemi in termini di traffico e sicurezza nelle vie secondarie dei centri abitati dei comuni coinvolti. Stiamo parlando, peraltro, di un progetto vecchio di oltre dieci anni, che non risolve il collo di bottiglia di accesso a Jesolo e alle altre località del litorale di Cavallino, con un sottodimensionamento delle previste arterie di redistribuzione del tratto verso il litorale”.
“Si tratta di un progetto – concludono Zorzi e Favero – che avrà serie conseguenze su di un territorio prezioso adiacente alla laguna di Venezia, uno degli ecosistemi lagunari più estesi e più importanti d’Europa e dell’intero bacino Mediterraneo, impattando in maniera pesante sulla viabilità comunale dei territori attraversa. Basta vedere cosa accade già oggi con la Pedemontana e la SS 53 Postumia tra Vicenza e Treviso, affollata quotidianamente da decine di tir”.