“Le recenti prese di posizione su un imminente sblocco della questione del Ponte di Vidor va collocata nel dossier degli annunci in vista delle prossime elezioni locali. Il Pd della Provincia di Treviso ha da anni sollevato il tema della sicurezza e del progetto del nuovo ponte sul Piave. E le tuttora esistenti divergenze tra le amministrazioni coinvolte e Veneto Strade non aiutano certo a promuovere la migliore soluzione possibile. C’è poi da aggiungere la fondamentale questione dei fondi da reperire per la costruzione del nuovo ponte e della qualità del progetto, nonché del suo inserimento nel contesto ambientale-paesaggistico delle colline Unesco del Prosecco Docg.
Quanto costa davvero questa infrastruttura e quale è il progetto migliore e più diretto per le comunità che vivono tra le due sponde e che sopportano il passaggio di migliaia di veicoli al giorno. Abbiamo infine sempre sostenuto che il tema del ponte debba essere considerare anche il futuro intervento di messa in sicurezza del fiume Piave dalle alluvioni, che vedono quell’area interessata, e la presenza di beni culturali di valore storico artistico come Villa Paccagnella-Dal Pozzo e l’Abbazia di Vidor tutelate dalle prescrizioni previste dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici del Veneto. Insomma fare presto ma bene per chiudere una vicenda che dura da troppi anni”.
Lo affermano Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico a Treviso, e Matteo Favero, responsabile provinciale Ambiente ed Infrastrutture.