“Purtroppo la Marca non è una provincia per giovani”. Lo dice Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Pd, commentando la notizia che la provincia di Treviso è al 75esimo posto su 107 a livello di qualità della vita per i giovani secondo un’indagine del Sole 24 Ore che analizza il trend in Italia. 

“Questa classifica deve essere uno stimolo per invertire il trend: il Pd è da tempo che ha colto la domanda sociale che quei dati esprimo – afferma Zorzi -. La fotografia che viene fatta della nostra provincia purtroppo evidenzia criticità su più fronti. Sul fatto che ci sia una scarsa propensione all’imprenditorialità giovanile, si paga a nostro avviso la retorica delle partite iva sostenuta dal centrodestra e dalla Lega: non si è mai tutelata davvero la categoria degli autonomi e col Covid si è visto in modo evidente, dato che sono stati coloro che hanno pagato più di tutti. È indispensabile ideare un sistema di tutele che sostenga chi si mette in gioco ed affronta il rischio d’impresa con un’attività autonoma. Il saldo migratorio poi è davvero preoccupante: ogni anno mille giovani se ne vanno dalla nostra provincia. Mai come ora è necessario il sostegno alle imprese affinché investano in ricerca e sviluppo per fare in modo che i giovani laureati rimangano qui trovando lavori e stipendi all’altezza degli studi che hanno fatto”.

Dal lavoro, alla casa e ai figli. “Alle nostre amministrazioni diciamo di investire più risorse dei loro bilanci, cercando anche di cogliere l’onda lunga del piano risorse Next Generation, per garantire maggiori servizi sul fronte della casa e della famiglia, con asili nidi ed una rete di sostegno alle giovani coppie – afferma ancora il segretario del Partito Democratico -. Se mancano le basi per sviluppare il proprio progetto di vita, è impossibile che i giovani possano credere nel loro territorio rimanendoci”.